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La segreteria UNPISI campania e l’ordine TSRM PSTRP di Napoli quali componenti del comitato valutatore dell’Università Vanvitelli, rappresentata dalla responsabile del CdL tpall e il Direttore delle Attività Professionalizzanti,
nell’ambito del Corso di Laurea in Tecniche della Prevenzione ALL hanno promosso l’iniziativa di reclutare colleghi laureati per attività didattica di Tirocinio e Laboratorio nelle diverse tematiche di competenza del tecnico della prevenzione.
Segreteria UNPISI campania e Commissario Nazionale Albo TPALL
Bandi in prossima scadenza al LINK o DOCUMENTO

Il prossimo 7 giugno si celebra nel mondo la terza Giornata mondiale della sicurezza degli alimenti. Proclamata dall'Assemblea generale delle Nazioni Unite, la Giornata rappresenta un’occasione di riflessione su un tema di grande importanza: si stima che nel mondo le malattie a trasmissione alimentare colpiscono ogni anno circa 600 milioni di persone e possono rappresentare un grave rischio per la salute, in particolare quella dei bambini e dei consumatori appartenenti a fasce socialmente svantaggiate.
L’obiettivo della Giornata è quello di promuovere la corretta informazione dei cittadini migliorando la consapevolezza di come l'elevato livello di sicurezza alimentare riguarda tutti e che oggi è cruciale per la salute globale, ma anche per far fronte ai cambiamenti climatici, dare vita a sistemi alimentari sostenibili a livello mondiale.
Il tema della sicurezza alimentare è strettamente legato all'affidabilità del sistema dei controlli ufficiali. ln Italia le attività di controllo per la tutela dei consumatori sull'intera filiera alimentare, dal campo alla tavola, rientrano nei compiti del Servizio Sanitario Nazionale, attraverso l'articolazione dei SIAN e SVET afferenti ai Dipartimenti di Prevenzione delle ASL, supportati, per le attività analitiche, dagli Istituti zooprofilattici sperimentali e le ARPA.
Il sistema dei controlli in sanità pubblica veterinaria e sicurezza alimentare in Italia
L'efficacia del sistema dei controlli ufficiali in sanità pubblica veterinaria e sicurezza alimentare è assicurato da un'attività di audit a cascata del Ministero della salute sulle Regioni e di quest'ultime sulle ASL. Nel 2019 sono stati realizzati dalle Autorità competenti 151 audit da parte sia del Ministero sia di tutte le Autorità competenti regionali. Tali audit, pur evidenziando le aree che necessitano di miglioramento (quali ad es. la predisposizione di procedure di controllo specifiche, la verifica in autonomia dell'efficacia dei controlli e la valutazione di questi ultimi da parte della direzione) hanno in generale rilevato che i sistemi di controllo sulle produzioni, dai campi alla tavola, sono caratterizzati dalla presenza di disposizioni e istruzioni puntuali, da una programmazione dei controlli adeguata, dalla disponibilità di procedure documentate per una esecuzione appropriata dei controlli svolti da personale qualificato e da una idonea comunicazione all'utenza.
Un approccio basato sul rischio alla sicurezza alimentare aiuterà i paesi a mitigare gli impatti socioeconomici della pandemia ed aumentare la loro resilienza a lungo termine, facilitando ed accelerando il commercio alimentare e agricolo.
In occasione della terza Giornata mondiale della sicurezza alimentare celebrata il prossimo 7 giugno 2021 per stimolare l'azione per prevenire, rilevare e gestire i rischi di origine alimentare, l’Associazione professionale UNPISI terrà un live webinar tematico denominato “Cyber Food Controls: le nuove frontiere del controllo ufficiale” http://www.unpisi.it/docs_corsiconvegni/6-CYBER-FOOD-CONTROLS-.pdf
Poiché il commercio alimentare on line rappresenta un importante settore di mercato, che in tempi di pandemia ha visto incrementare il fatturato in maniera esponenziale, UNPISI ha organizzato un evento ad hoc per offrire ai numerosi professionisti sanitari Tecnici della Prevenzione, ai consulenti HACCP ed agli imprenditori, di approfondire le tematiche dell’e-commerce e degli obblighi normativi e delle responsabilità dell’operatore del settore alimentare (OSA) correlate alla vendita on line.

Luana, 22 anni, una ragazza che come tante aveva la sua vita, i sui sogni, i sui progetti, cancellati in un attimo di un qualsiasi lunedì di maggio. L’ennesima “morte bianca” che fa rimbalzare nell’attuale tam-tam mediatico l’importanza della sicurezza nei luoghi di lavoro, poiché l’infortunio mortale ha coinvolto una mamma operaia di una azienda pratese, rimasta inghiottita dai rulli di un orditoio tessile.
Mattia, 23 anni, a distanza di una settima ha avuto la stessa sorte per essere stato colpito e travolto da una impalcatura, nel tragico incidente sul lavoro avvenuto il 29 aprile a Montebelluna (TV), presso un cantiere edile in via Magellano. In entrambi i casi sono al lavoro i colleghi Tecnici della prevenzione ASL per gli accertamenti e le indagini infortunistiche del caso.
L’associazione professionale UNPISI si stringe attorno al dolore delle famiglie di Luana e di Mattia, rimarcando l’importanza delle misure di prevenzione e protezione nei luoghi di lavoro che devono essere adottate dalle aziende come investimento culturale e sostanziale a tutela della salute dei lavoratori e non solo come un costo.
Una delle tante conseguenze della pandemia da COVID-19, è quello di rischiare di far perdere di vista il problema delle morti sul lavoro, ma stando ai dati INAIL: nel primo trimestre del 2021 le denunce di infortunio sul lavoro con esito mortale sono state 185, ben 19 in più rispetto alle 166 registrate nel primo trimestre del 2020 (+11,4%); effetto degli incrementi osservati in tutti i mesi del 2021, rispetto a quelli del 2020. In sintesi, in Italia muoiono 2 persone al giorno per lavorare.
Il Tecnico della prevenzione, figura chiave per la tutela della salute nei luoghi di vita e di lavoro, ha dovuto fare i conti anch’esso con la pandemia, vedendosi ridimensionare i suoi compiti: difatti molti tecnici della prevenzione operanti nelle varie ASL territoriali, sono stati distolti dalle loro attività ordinarie di controllo, per effettuare sorveglianza e supporto operativo al contrasto pandemico.
Nel 2021, sentire ancora parlare di morti sul lavoro lascia l’amaro in bocca. Molti degli addetti ai lavori del settore della prevenzione rimangono ancora oggi figure mitologiche per alcune aziende. Garantire la salute e sicurezza dei propri lavoratori deve diventare modus operandi degli imprenditori, affidandosi al supporto di professionisti in grado di dare una chiave di lettura alla normativa ed alle molteplici situazioni di rischio che si possono presentare in azienda.
A nome di tutti gli associati, la Segreteria Nazionale UNPISI si unisce alle dichiarazioni di unanime cordoglio da parte del mondo politico, ribadendo con fermezza che la vigilanza ed il controllo sulle imprese del territorio continua ad essere l'arma fondamentale per evitare tragedie di questo genere.
L’auspicio quindi è che gli organici del personale sanitario venga adeguato al tessuto produttivo, sostenendo una dignità professionale ancora poco riconosciuta nelle stesse ASL e nelle Istituzioni, e che sia legata ad una pari dignità economica, perché occuparsi di infortuni non è facile né a livello psicologico né a livello professionale. Nel 2021 la cultura della sicurezza dovrebbe essere insegnata in tutte le scuole superiori e rappresentare una priorità regionale di sanità pubblica per evitare, tra l'altro, di dover scrivere ancora note di cordoglio e rammarico, come sta accadendo oggi.

UNPISI, in occasione della Giornata Mondiale sulla Sicurezza sul Lavoro, che verrà celebrata il 28 APRILE 2021, invita gli associati a partecipare al tour nazionale Amianto Zero, realizzato grazie alla collaborazione della Regione Piemonte e di ARPA e con il patrocinio di ANCI Piemonte, ripartirà ufficialmente il prossimo 28 aprile con un webinar dell’Associazione Asso.Forma, in occasione della Giornata Mondiale delle vittime dell’Amianto e della Giornata Mondiale per la salute e la sicurezza.
Partito da Casale Monferrato il 28 aprile 2017, il Tour delle buone pratiche Città amianto zero ha l’obiettivo di offrire un supporto tecnico-scientifico ai Comuni in materia di gestione dell’amianto, trasferendo esperienze collaudate e buone pratiche.
In questi quattro anni, l’iniziativa ha fatto tappa a Casale Monferrato (AL), Monfalcone (GO), Arona (NO), Cavagnolo (TO), Castelnuovo Belbo (AT), Mondovì (CN) e Vercelli. Per celebrare il quarto anniversario dell’evento, il prossimo 28 aprile è in programma un seminario online sulla piattaforma Zoom previa iscrizione obbligatoria.
NELLA SEZIONE REGIONALE PIEMONTE LA LOCANDINA con il programma del webinar.
Live Zoom 10:00 – 12:30 / 15:00 – 17:00
Iscrizione obbligatoria entro e non oltre il 25 aprile su https://amiantozero.eventbrite.it/
Considerato che sono in corso le procedure per il rinnovo contrattuale CCNL comparto Sanità e come previsto dalle diverse piattaforme e/o pubblicazioni di Codeste OO.SS. il punto comune di svolta è rappresentato da una revisione del nuovo sistema di classificazione del personale che riconosca l’accrescimento di competenze e responsabilità delle diverse professioni presenti nel comparto, adeguando il sistema indennitario e aggiornando la parte normativa per innalzare il sistema di tutele e diritti di chi opera in sanità.
Come è noto, per la categoria che rappresentiamo, ci sono numerosi contenziosi che da diversi anni si susseguono con esito molte volte positivo e conseguente aggravio di esborso da parte della PA dovuto a interessi e spese legali (vedi sentenze sul mancato riconoscimento del professionista sanitario Micologo Tribunali di Parma e di Bologna, La Spezia e Catania n. 239/2008 e n. 728/13 n. 3/2013 , n. 1161/2018 ecc.), pertanto riportiamo funzioni, competenze e livelli di responsabilità dei Tecnici della Prevenzione nell'Ambiente e nei luoghi di Lavoro che sono palesemente aggiuntivi e più complessi rispetto al ruolo previsto nelle attuali declaratorie contrattuali e che il più delle volte nella contrattazione decentrata non trovano una legittima collocazione neanche nel riconoscimento degli incarichi di funzione di cui al CCNL 2016-2018:
1) Tecnici della Prevenzione, con qualifica di Micologo, che svolgono la propria attività presso i Centri di Controllo micologico / Ispettorati micologici istituiti nei Dipartimenti di Prevenzione delle Aziende Sanitarie Locali d’Italia;
2) Tecnici della Prevenzione con funzioni e/o incarichi di Direttore delle Attività Didattiche Professionalizzanti dei Corsi di Laurea, di Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione, di Auditor, di Ispettore Reach, Esperto in Acustica, di verificatore impianti di sollevamento; DA INQUADRARE secondo il CCNL 2016-2018 vigente:
a) nella Categoria D – Livello economico Ds del comparto sanità
b) corresponsione di indennità: es. indennità micologica
€ 516,46 nella misura fissa lorda annua da oltre trent'anni).
4) il riconoscimento, come per tutte le professioni sanitarie, dell’attività libero professionale intramoenia”, “l’indennità di esclusività” del rapporto di lavoro;
5) l’attribuzione degli “incarichi a valenza professionale” e progressione economica in correlazione alla valutazione delle competenze professionali acquisite e dell’esperienza professionale maturata, ciò al fine di poter valorizzare le attività.
A. Fedele Vice Presidente G. Rossi Presidente
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Vision Zero, sviluppato da ISSA in collaborazione con IOSH, rappresenta un nuovo approccio alla prevenzione che integra le tre dimensioni della sicurezza, della salute e del benessere nei luoghi di lavoro.
Vision Zero - Le 7 Regole d'oro
- Take leadership – demonstrate commitment
Assumi la leadership – dimostra impegno - Identify hazards – control risk
Identifica i pericoli – controlla i rischi - Define targets – develop programmes
Definisci obiettivi – sviluppa programmi - Ensure a Safe and healthy system – be well organized
Garantisci un Sistema sano e sicuro – sii organizzato - Ensure safety and health in machines , equipement and workplaces
Garantisci la sicurezza di macchine, attrezzature e luoghi di lavoro - Improve qualifications – develop competence
Migliora le qualifiche – sviluppa le competenze - Invest in people – motivate by partecipation
Investi nelle persone – motiva con la partecipazione
Sei un impresa o un libero professionista, contatta il referente all’indirizzo maurizio.martinelli@unpisi.it
Website Vision Zero al LINK sottostante

In questa importante giornata non soltanto simbolica per il ruolo che le donne hanno nei contesti sociali, di vita e di lavoro, UNPISI vuol fare un sincero augurio a tutte le Colleghe ed a tutte le Donne di un completo superamento di tutte le ingiustificabili discriminazioni e violenze che assunte nei loro confronti raggiungono il solo misero risultato di frenare lo sviluppo dei paesi.
UNPISI si unisce al messaggio istituzionale diramato dal Ministero del Lavoro che ha evidenziato il rapporto Empowering women at work pubblicato da Ilo e da Eu-Osha, che ha richiamato l’attenzione sull’esposizione ai rischi sul lavoro, rischi fisici, psicosociali e organizzativi, la dicotomia lavoro retribuito e lavoro non retribuito, i Disturbi muscolo-scheletrici (DMS).
ONU e Ministero della Salute hanno anch’essi posto l’accento sul ruolo in prima linea occupato ogni giorno dalle donne nella lotta al Covid, nei sistemi sanitari, tra i caregiver e nei ruoli decisionali. Donne al comando: raggiungere un futuro uguale in un mondo COVID-19 è il tema scelto dall’Onu, per il quale la Giornata si inserisce nella campagna Generation Equality per la parità in ogni momento (retribuzione, pari condivisione di cure non retribuite, lavoro domestico) e per la lotta a ogni violenza di genere.

Successo di partecipanti al webinar CV, colloquio e concorsi pubblici: strumenti e consigli utili per l'impiego, realizzato lo scorso 25 febbraio in collaborazione con emovere s.a.s.
Vista l’ampia adesione all’evento, che ha visto incrementare il numero dei partecipanti dai 45 della prima edizione ad oltre 100 di quest’ultima, è intenzione dell'Associazione proporre nei prossimi mesi un terzo appuntamento, aperto ad Associati e non, per approfondire sia alcuni aspetti delle prove selettive e concorsuali, sia sulle novità normative introdotte dal recente decreto sulle disposizioni del regolamento (UE) 2017/625. FAQ pervenute ai relatori A dimostrazione dell’interesse dei partecipanti ai temi trattati, si riportano di seguito alcune risposte alle domande.
- Dopo una laurea triennale per formarsi al meglio in ottica lavorativa, consiglia più un master o una laurea magistrale?
Dipende dal percorso formativo che si intende seguire. Sicuramente, nel settore privato uno strumento importante è rappresentato dal possedere un buon master che permetta di specializzarsi in tematiche settoriali importanti, come l’igiene industriale o l’ergonomia.
Invece, se l’obiettivo è entrare subito nella Pubblica Amministrazione, strumento fondamentale per poter accedere successivamente ai concorsi per la Dirigenza delle professioni sanitarie è il conseguimento della Laurea Magistrale in “Scienze delle professioni sanitarie della prevenzione”.
Resta valido il discorso fondamentale che se si ha voglia di studiare e perfezionarsi continuamente nessuno vieta di conseguire master e poi magistrale o viceversa.
- Salve, nell’albo pretorio quando ci sono più distretti come si fa a sapere i possibili esaminatori?
Di solito le Commissioni di concorso sono costituite da un presidente (dirigente medico o dirigente delle professioni sanitarie) e due tecnici della prevenzione. Nel caso di concorsi unificati regionali (come sono stati svolti in Toscana nel 2018 e nelle Marche nel 2020) o unificati tra ASL (come per Parma-Piacenza-Reggio Emilia-Modena 2019) di solito vengono scelti due rappresentanti di diverse ASL. Ad esempio, nel concorso di Parma, presidente ed un membro della commissione erano della AUSL di Parma, mentre l’altro membro proveniva dalla AUSL di Piacenza. È sempre bene cercare di conoscere i CV dei membri per capire in quali settori hanno lavorato maggiormente, cosa che, nella maggior parte dei casi, influenza la preparazione delle domande concorsuali.
- Orientativamente quanto si guadagna come tecnico della prevenzione nelle ASL?
In base al Contratto Collettivo Nazionale del Lavoro – comparto sanità 2016-2018 lo stipendio medio di un CPS Tecnico della prevenzione è fissato a 1.500 euro netti al mese.
- Nei concorsi o avvisi vi sono titoli di preferenza?
Sì. I titoli di preferenza sono:
- gli insigniti di medaglia al valor militare;
- i mutilati ed invalidi di guerra ex combattenti;
- i mutilati ed invalidi per fatto di guerra;
- i mutilati ed invalidi per servizio nel settore pubblico e privato;
- gli orfani di guerra;
- gli orfani dei caduti per fatto di guerra;
- gli orfani dei caduti per servizio nel settore pubblico e privato;
- i feriti in combattimento;
- gli insigniti di croce di guerra o di altra attestazione speciale di merito di guerra, nonché i capi di famiglia numerosa;
- i figli dei mutilati e degli invalidi di guerra ex combattenti;
- i figli dei mutilati e degli invalidi per fatto di guerra;
- i figli dei mutilati e degli invalidi per servizio nel settore pubblico e privato;
- coloro che abbiano prestato servizio militare come combattenti;
- coloro che abbiano prestato lodevole servizio a qualunque titolo, per non meno di un anno nell’amministrazione che ha indetto il concorso;
- i coniugati e i non coniugati con riguardo al numero dei figli a carico;
- gli invalidi ed i mutilati civili;
- i militari volontari delle Forze armate congedati senza demerito al termine della ferma o rafferma.
Le riserve di posti non possono complessivamente superare la metà dei posti messi a concorso.


Ti starai chiedendo perché parlo di credenze malsane, e perché nelle attività formative e nei webinars evidenzio gli aspetti culturali e personali quali “internal drivers” capaci di influenzare il nostro approccio al mondo del lavoro.
Molte persone crescono in famiglie “monocromatiche”, o al massimo “bicromatiche”, dove tutto è nero o tutto bianco, senza valori intermedi e con l’elevata probabilità che tale cultura ricada negativamente sui figli.
Scrivo queste cose non per ferire, ma per far sapere alla gente che c'è una via d'uscita.
C'è sempre una via d'uscita... Come nel caso delle credenze errate che hanno i giovani circa il mondo del lavoro e dei diritti che si aspettano vengano rispettati, sin dal periodo di prova o di stage.
Questo post vuole stimolarti a capire di più su come le credenze malsane possano intrappolare le persone a fare scelte sbagliate, troppo spesso motivate dall’intento di soddisfare un desiderio non autentico, idealizzato o appreso nel proprio contesto di vita.
Un’introduzione a questo tema ed alle abilità richieste ai professionisti che si accingono a presentare la propria candidatura alle imprese private, verrà offerto gratuitamente agli associati UNPISI il prossimo 25 febbraio 2021. Info e iscrizioni al link
Il webinar offrirà altresì l’opportunità di approfondire le modalità di selezione nei concorsi pubblici e le tipologie di risposte agli items più frequenti in materia di sanità animale/produzioni zootecniche ed igiene ambientale/bonifiche.
Grazie per il tuo tempo e la tua attenzione.
Maurizio Martinelli
CPS TdP ASL Roma 3, Docente al Master Safety e Risk Management Università Tor Vergata Roma


Un recente studio pubblicato su Environmental Research, condotto dall’Istituto di scienze dell’atmosfera e del clima del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr-Isac), sedi di Lecce e Bologna, e dall’Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente-Arpa Lombardia, dimostra che particolato atmosferico e virus non interagiscono tra loro.
“La prima ondata della pandemia da Covid-19, nell’inverno 2020, ha colpito in maniera più rilevante il Nord Italia rispetto al resto del Paese e la Lombardia, in particolare, è stata la Regione con la maggiore diffusione – ricostruisce una nota congiunta – A maggio 2020 vi erano registrati 76.469 casi, pari al 36,9% del totale italiano di 207.428 casi. Pertanto, escludendo le zone di assembramento, la probabilità di maggiore trasmissione in aria del contagio in outdoor in zone ad elevato inquinamento atmosferico appare essenzialmente trascurabile”.
La ricerca è stata condotta analizzando i dati, per l’inverno 2020, degli ambienti outdoor per le città di Milano e Bergamo, tra i focolai di Covid-19 più rilevanti nel Nord Italia. “Tra le tesi avanzate, vi è quella che mette in relazione la diffusione virale con i parametri atmosferici, ipotizzando che scarsa ventilazione e stabilità atmosferica (tipiche del periodo invernale nella Pianura Padana) e il particolato atmosferico, cioè le particelle solide o liquide di sorgenti naturali e antropiche, presenti in atmosfera in elevate concentrazioni nel periodo invernale in Lombardia, possano favorire la trasmissione in aria (airborne) del contagio”, spiega Daniele Contini, ricercatore di Cnr-Isac (Lecce).
“È stato infatti supposto che tali elementi possano agire come veicolo per il SARS-CoV-2 formando degli agglomerati (clusters) con le emissioni respiratorie delle persone infette. In tal caso il conseguente trasporto a grande distanza e l’incremento del tempo di permanenza in atmosfera del particolato emesso avrebbero potuto favorire la diffusione airborne del contagio”, aggiunge.
Nella ricerca sono state stimate le concentrazioni di particelle virali in atmosfera a Milano e Bergamo in funzione del numero delle persone positive nel periodo di studio, sia in termini medi sia nello scenario peggiore per la dispersione degli inquinanti tipico delle aree in studio.
“I risultati in aree pubbliche all’aperto mostrano concentrazioni molto basse,inferiori a una particella virale per metro cubo di aria – prosegue Contini – Anche ipotizzando una quota di infetti pari al 10% della popolazione (circa 140.000 persone per Milano e 12.000 per Bergamo), quindi decupla rispetto a quella attualmente rilevata (circa 1%), sarebbero necessarie, in media, 38 ore a Milano e 61 ore a Bergamo per inspirare una singola particella virale. Si deve però tenere conto che una singola particella virale può non essere sufficiente a trasmettere il contagio e che il tempo medio necessario a inspirare il materiale virale è tipicamente tra 10 e 100 volte più lungo di quello relativo alla singola particella, quindi variabile tra decine di giorni e alcuni mesi di esposizione outdoor continuativa. La maggiore probabilità di trasmissione in aria del contagio, al di fuori di zone di assembramento, appare dunque essenzialmente trascurabile”.
“Per avere una probabilità media del 50% di individuare il SARS-CoV-2 nei campioni giornalieri di PM10 a Milano sarebbe necessario un numero di contagiati, anche asintomatici, pari a circa 45.000 nella città di Milano (3,2% della popolazione) e a circa 6.300 nella città di Bergamo (5,2% della popolazione) – sottolinea Vorne Gianelle responsabile Centro Specialistico di Monitoraggio della qualità dell’aria di Arpa Lombardia – Pertanto, allo stato attuale delle ricerche, l’identificazione del nuovo coronavirus in aria outdoor non appare un metodo efficace di allerta precoce per le ondate pandemiche”.
“La probabilità che le particelle virali in atmosferaformino agglomerati con il particolato atmosferico pre-esistente, di dimensioni comparabili o maggiori, è trascurabile anche nelle condizioni di alto inquinamento tipico dell’area di Milano in inverno – conclude Franco Belosi, ricercatore Cnr-Isac di Bologna – È possibile che le particelle virali possano formare un cluster con nanoparticelle molto più piccole del virus ma questo non cambia in maniera significativa la massa delle particelle virali o il loro tempo di permanenza in atmosfera. Pertanto, il particolato atmosferico, in outdoor, non sembra agire come veicolo del coronavirus”.

Il 2020 è stato a dir poco un anno “originale” che vorremmo tutti dimenticare, ma per converso ha favorito lo sblocco delle assunzioni, ed abbiamo accolto con favore che numerose amministrazioni regionali hanno promosso concorsi pubblici finalizzati a fronteggiare l’emergenza in atto.
Dal sud al nord, anche se con difficoltà logistiche ed organizzative dettate dai DPCM, sono state sospese le prove teorico-pratiche nel pubblico impiego, con una eccezione per il SSN, che ha continuato a indire concorsi pubblici per il personale Medico e Professionisti Sanitari, la cui evoluzione è da monitorare costantemente per non perdere importanti occasioni occupazionali.
Nel 2020 sono stati pubblicati 10 concorsi pubblici per TPALL
Navigando nelle maggiori piattaforme italiane dedicate all’impiego pubblico e concorsi online, abbiamo rilevato almeno 10 concorsi indetti dalle ASL, ATS e AULSS delle Provincie di Brescia, Padova, Alessandria, Ancona, Pavia, Bari, Cremona, Varese, Milano e Udine, a cui vanno aggiunti il concorso al Ministero della Salute e quello indetto dalla Protezione Civile - PCM, che ha permesso di selezionare tanti giovani TPALL inoccupati o liberi professionisti per le esigenze di contact tracing nei Dipartimenti di Prevenzione territoriali.
È quindi un errore pensare che questa pandemia sia stata di ostacolo alla pubblicazione di nuovi concorsi in Gazzetta, che invece continuano a uscire con regolarità, almeno nel settore salute. E non sono cambiate neanche le regole di partecipazione ai bandi, poiché il termine standard per l'invio della domanda è di 30 giorni dalla pubblicazione in Gazzetta.
Occhio alle nuove opportunità di lavoro
Riconoscendo con favore la dinamicità organizzativa delle amministrazioni sanitarie nell’ultimo triennio, è opportuno continuare a “vigilare” ed essere aggiornati sulle ultime pubblicazioni di avvivi e concorsi pubblici, poiché una distrazione può provocare la perdita di nuove opportunità di lavoro, come quella ancora attiva (scadrà il 21 gennaio 2021) offerta dalla Azienda Regionale di Coordinamento per la Salute di UDINE, che ha pubblicato un Concorso pubblico, per titoli ed esami, per la copertura di un posto di CPS TPALL (Gazzetta Ufficiale Concorsi n. 99 del 22-12-2020)
Tre ultime buone notizie
1. UNPISI terrà un Webinar gratuito riservato agli associati concorsistiUNPISI Associazione Professionale dei Tecnici della Prevenzione dal 1964 al fianco della categoria, ha organizzato per il prossimo 15 gennaio 2021 dalle 1530 alle 1730, un Webinar dedicato agli associati dal titolo: “Strumenti e consigli per superare i concorsi nelle Aziende Sanitarie” che si terrà sulla piattaforma Cisco webex, a cura del Dr. Alfredo Gabriele Di Placido, laureato presso l’Università degli Studi del Molise, di ruolo nel SSN dal 2018 con esperienze nel settore della medicina del lavoro e della sicurezza alimentare.
Il programma del webinar prevede approfondimenti in merito alle modalità di selezione, consigli utili per affrontare un concorso, tipologie e modalità di espletamento di una prova, consigli utili per superare le prove selettive, tipologie di domande (igiene e sicurezza nei luoghi di lavoro, igiene e sicurezza degli alimenti, igiene e sanità pubblica, igiene ambientale).
Maggiori info su come registrarsi/iscriversi http://www.unpisi.it/iscrizione o visita il sito http://www.unpisi.it/corsiconvegni?set_state=corsiconvegni
2. Le Aziende Sanitarie possono usare le graduatorie di merito vigenti
Per fronteggiare le esigenze urgenti e reclutare il personale sanitario necessario, il DPCM consentel’utilizzo delle graduatorie di merito vigenti e già approvate dagli altri enti pubblici, così da superare questo vicolo cieco. Una ulteriore opportunità per gli idonei non vincitori, per cui si potrebbero aprire le porte di una insperata assunzione.
3. Prossime assunzioni previste nella Legge di bilancio 2021
Tra le diverse novità apportate dalla Legge di bilancio, ve ne sono alcune che riguardano le nuove assunzioni. Nel testo licenziato dal Governo vi sono molte disposizioni che riguardano sia concorsi mirati in specifiche PA, sia assunzioni a tempo indeterminato da smistare.
Inoltre, per attuare il programma di coesione territoriale del Mezzogiorno, si è stabilito che Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia possono assumere personale non dirigenziale in possesso delle correlate professionalità con contratto di lavoro a tempo determinato, nel limite massimo di 2.800 unità.