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Attività didattica di Tirocinio e Laboratorio - Università Vanvitelli28/05/2021   Attività didattica di Tirocinio e Laboratorio - Università Vanvitelli

La segreteria UNPISI campania e l’ordine TSRM PSTRP di Napoli quali componenti del comitato valutatore dell’Università Vanvitelli, rappresentata dalla responsabile del CdL tpall e il Direttore delle Attività Professionalizzanti,
nell’ambito del Corso di Laurea in Tecniche della Prevenzione ALL hanno promosso l’iniziativa di reclutare colleghi laureati per attività didattica di Tirocinio e Laboratorio nelle diverse tematiche di competenza del tecnico della prevenzione.

Segreteria UNPISI campania e Commissario Nazionale Albo TPALL

Bandi in prossima scadenza al LINK o DOCUMENTO


7 giugno 2021 Giornata mondiale della sicurezza degli alimenti20/05/2021   7 giugno 2021 Giornata mondiale della sicurezza degli alimenti

Il prossimo 7 giugno si celebra nel mondo la terza Giornata mondiale della sicurezza degli alimenti. Proclamata dall'Assemblea generale delle Nazioni Unite, la Giornata rappresenta un’occasione di riflessione su un tema di grande importanza: si stima che nel mondo le malattie a trasmissione alimentare colpiscono ogni anno circa 600 milioni di persone e possono rappresentare un grave rischio per la salute, in particolare quella dei bambini e dei consumatori appartenenti a fasce socialmente svantaggiate.

L’obiettivo della Giornata è quello di promuovere la corretta informazione dei cittadini migliorando la consapevolezza di come l'elevato livello di sicurezza alimentare riguarda tutti e che oggi è cruciale per la salute globale, ma anche per far fronte ai cambiamenti climatici, dare vita a sistemi alimentari sostenibili a livello mondiale.

Il tema della sicurezza alimentare è strettamente legato all'affidabilità del sistema dei controlli ufficiali. ln Italia le attività di controllo per la tutela dei consumatori sull'intera filiera alimentare, dal campo alla tavola, rientrano nei compiti del Servizio Sanitario Nazionale, attraverso l'articolazione dei SIAN e SVET afferenti ai Dipartimenti di Prevenzione delle ASL, supportati, per le attività analitiche, dagli Istituti zooprofilattici sperimentali e le ARPA.
 

Il sistema dei controlli in sanità pubblica veterinaria e sicurezza alimentare in Italia

L'efficacia del sistema dei controlli ufficiali in sanità pubblica veterinaria e sicurezza alimentare è assicurato da un'attività di audit a cascata del Ministero della salute sulle Regioni e di quest'ultime sulle ASL. Nel 2019 sono stati realizzati dalle Autorità competenti 151 audit da parte sia del Ministero sia di tutte le Autorità competenti regionali. Tali audit, pur evidenziando le aree che necessitano di miglioramento  (quali ad es. la predisposizione di procedure di controllo specifiche, la verifica in autonomia dell'efficacia dei controlli e la valutazione di questi ultimi da parte della direzione) hanno in generale rilevato che i sistemi di controllo sulle produzioni, dai campi alla tavola, sono caratterizzati dalla presenza di disposizioni e istruzioni puntuali, da  una programmazione dei controlli adeguata, dalla disponibilità di procedure documentate per una esecuzione appropriata  dei controlli svolti da personale qualificato e da una idonea comunicazione all'utenza.

Un approccio basato sul rischio alla sicurezza alimentare aiuterà i paesi a mitigare gli impatti socioeconomici della pandemia ed aumentare la loro resilienza a lungo termine, facilitando ed accelerando il commercio alimentare e agricolo.


In occasione della terza Giornata mondiale della sicurezza alimentare celebrata il prossimo 7 giugno 2021 per stimolare l'azione per prevenire, rilevare e gestire i rischi di origine alimentare, l’Associazione professionale UNPISI terrà un live webinar tematico denominato “Cyber Food Controls: le nuove frontiere del controllo ufficiale” http://www.unpisi.it/docs_corsiconvegni/6-CYBER-FOOD-CONTROLS-.pdf

Poiché il commercio alimentare on line rappresenta un importante settore di mercato, che in tempi di pandemia ha visto incrementare il fatturato in maniera esponenziale, UNPISI ha organizzato un evento ad hoc per offrire ai numerosi professionisti sanitari Tecnici della Prevenzione, ai consulenti HACCP ed agli imprenditori, di approfondire le tematiche dell’e-commerce e degli obblighi normativi e delle responsabilità dell’operatore del settore alimentare (OSA) correlate alla vendita on line.


UNPISI esprime cordoglio alle famiglie di Luana e Mattia, due giovani operai vittime del lavoro.04/05/2021   UNPISI esprime cordoglio alle famiglie di Luana e Mattia, due giovani operai vittime del lavoro.

Luana, 22 anni, una ragazza che come tante aveva la sua vita, i sui sogni, i sui progetti, cancellati in un attimo di un qualsiasi lunedì di maggio. L’ennesima “morte bianca” che fa rimbalzare nell’attuale tam-tam mediatico l’importanza della sicurezza nei luoghi di lavoro, poiché l’infortunio mortale ha coinvolto una mamma operaia di una azienda pratese, rimasta inghiottita dai rulli di un orditoio tessile.

Mattia, 23 anni, a distanza di una settima ha avuto la stessa sorte per essere stato colpito e travolto da una impalcatura, nel tragico incidente sul lavoro avvenuto il 29 aprile a Montebelluna (TV), presso un cantiere edile in via Magellano. In entrambi i casi sono al lavoro i colleghi Tecnici della prevenzione ASL per gli accertamenti e le indagini infortunistiche del caso.

L’associazione professionale UNPISI si stringe attorno al dolore delle famiglie di Luana e di Mattia, rimarcando l’importanza delle misure di prevenzione e protezione nei luoghi di lavoro che devono essere adottate dalle aziende come investimento culturale e sostanziale a tutela della salute dei lavoratori e non solo come un costo.

Una delle tante conseguenze della pandemia da COVID-19, è quello di rischiare di far perdere di vista il problema delle morti sul lavoro, ma stando ai dati INAIL: nel primo trimestre del 2021 le denunce di infortunio sul lavoro con esito mortale sono state 185, ben 19 in più rispetto alle 166 registrate nel primo trimestre del 2020 (+11,4%); effetto degli incrementi osservati in tutti i mesi del 2021, rispetto a quelli del 2020. In sintesi, in Italia muoiono 2 persone al giorno per lavorare.

Il Tecnico della prevenzione, figura chiave per la tutela della salute nei luoghi di vita e di lavoro, ha dovuto fare i conti anch’esso con la pandemia, vedendosi ridimensionare i suoi compiti: difatti molti tecnici della prevenzione operanti nelle varie ASL territoriali, sono stati distolti dalle loro attività ordinarie di controllo, per effettuare sorveglianza e supporto operativo al contrasto pandemico. 

Nel 2021, sentire ancora parlare di morti sul lavoro lascia l’amaro in bocca. Molti degli addetti ai lavori del settore della prevenzione rimangono ancora oggi figure mitologiche per alcune aziende. Garantire la salute e sicurezza dei propri lavoratori deve diventare modus operandi degli imprenditori, affidandosi al supporto di professionisti in grado di dare una chiave di lettura alla normativa ed alle molteplici situazioni di rischio che si possono presentare in azienda.

A nome di tutti gli associati, la Segreteria Nazionale UNPISI si unisce alle dichiarazioni di unanime cordoglio da parte del mondo politico, ribadendo con fermezza che la vigilanza ed il controllo sulle imprese del territorio continua ad essere l'arma fondamentale per evitare tragedie di questo genere.

L’auspicio quindi è che gli organici del personale sanitario venga adeguato al tessuto produttivo, sostenendo una dignità professionale ancora poco riconosciuta nelle stesse ASL e nelle Istituzioni, e che sia legata ad una pari dignità economica, perché occuparsi di infortuni non è facile né a livello psicologico né a livello professionale. Nel 2021 la cultura della sicurezza dovrebbe essere insegnata in tutte le scuole superiori e rappresentare una priorità regionale di sanità pubblica per evitare, tra l'altro, di dover scrivere ancora note di cordoglio e rammarico, come sta accadendo oggi.


World Day for Safety and Health at Work 2021 UNPISI PATROCINA EVENTO AMIANTO ZERO08/04/2021   World Day for Safety and Health at Work 2021 UNPISI PATROCINA EVENTO AMIANTO ZERO

UNPISI, in occasione della Giornata Mondiale sulla Sicurezza sul Lavoro, che verrà celebrata il 28 APRILE 2021, invita gli associati a partecipare al tour nazionale Amianto Zero, realizzato grazie alla collaborazione della Regione Piemonte e di ARPA e con il patrocinio di ANCI Piemonte, ripartirà ufficialmente il prossimo 28 aprile con un webinar dell’Associazione Asso.Forma, in occasione della Giornata Mondiale delle vittime dell’Amianto e della Giornata Mondiale per la salute e la sicurezza.

Partito da Casale Monferrato il 28 aprile 2017, il Tour delle buone pratiche Città amianto zero ha l’obiettivo di offrire un supporto tecnico-scientifico ai Comuni in materia di gestione dell’amianto, trasferendo esperienze collaudate e buone pratiche.

In questi quattro anni, l’iniziativa ha fatto tappa a Casale Monferrato (AL), Monfalcone (GO), Arona (NO), Cavagnolo (TO), Castelnuovo Belbo (AT), Mondovì (CN) e Vercelli. Per celebrare il quarto anniversario dell’evento, il prossimo 28 aprile è in programma un seminario online sulla piattaforma Zoom previa iscrizione obbligatoria.

NELLA SEZIONE REGIONALE PIEMONTE LA LOCANDINA con il programma del webinar.

Live Zoom 10:00 – 12:30 / 15:00 – 17:00
 
Iscrizione obbligatoria entro e non oltre il 25 aprile su
https://amiantozero.eventbrite.it/

 


 


UNPISI chiede incontro al Ministro Brunetta28/03/2021   UNPISI chiede incontro al Ministro Brunetta

Accogliendo con favore il “Patto per l'innovazione del lavoro pubblico e la coesione sociale” firmato il 9.3.21 dal Governo e dalle maggiori sigle sindacali, UNPISI ha chiesto un incontro per far conoscere e comprendere l'importanza del nostro ruolo riguardo “la necessità della valorizzazione di specifiche professionalità non dirigenziali dotate di competenze e conoscenze specialistiche, nonché in grado di assumere specifiche responsabilità organizzative e professionali”.
Nella nota si richiama quanto espresso dall'On. Brunetta nelle Commissioni riunite Affari Costituzionali e Lavoro di Camera e Senato, in cui ha ribadito la necessità di “introdurre profili tecnici (ingegneri, architetti, geologi, chimici, statistici, ecc.) ma anche di competenze gestionali oggi non sufficientemente diffuse (project management, pianificazione, progettazione e controllo, performance e risk management, gestione di risorse umane e finanziarie, policy design, comunicazione digitale, gestione e rendicontazione dei progetti finanziati a valere sui fondi Ue, ecc.), tutte necessarie per mettere a terra i progetti del Piano e garantirne una celere ed efficace attuazione.
Sottolineando che la nostra professione si avvicina di più all'approccio “One Health”, ovvero un orientamento d'azione globale finalizzato a tutelare la salute comune di esseri umani, animali e ambiente, UNPISI riteniene opportuno un confronto diretto con il Ministro e collaboratori per  evidenziare il valore aggiunto che il TPALL potrà apportare sia nell'esecuzione operativa delle numerose opere pubbliche che interesseranno il sud, sia nella recente implementazione delle attività istituzionali legate al nuovo Ministero della Transizione Ecologica, che ha tra i suoi vari compiti la prevenzione, la vigilanza ed il controllo del territorio e la bonifica dei siti contaminati.
(...)

F.to Il Responsabile Comunicazione                                                    F.to Il Presidente
           M. Martinelli                                                                                G. Rossi


Rinnovo CCNL sanità: UNPISI scrive ai Sindacati13/03/2021   Rinnovo CCNL sanità: UNPISI scrive ai Sindacati

Considerato che sono in corso le procedure per il rinnovo contrattuale CCNL comparto Sanità e come previsto dalle diverse piattaforme e/o pubblicazioni di Codeste OO.SS. il punto comune di svolta è rappresentato da una revisione del nuovo sistema di classificazione del personale che riconosca l’accrescimento di competenze e responsabilità delle diverse professioni presenti nel comparto, adeguando il sistema indennitario e aggiornando la parte normativa per innalzare il sistema di tutele e diritti di chi opera in sanità.

Come è noto, per la categoria che rappresentiamo, ci sono numerosi contenziosi che da diversi anni si susseguono con esito molte volte positivo e conseguente aggravio di esborso da parte della PA dovuto a interessi e spese legali (vedi sentenze sul mancato riconoscimento del professionista sanitario Micologo Tribunali di Parma e di Bologna, La Spezia e Catania n. 239/2008 e n. 728/13 n. 3/2013 , n. 1161/2018 ecc.), pertanto riportiamo funzioni, competenze e livelli di responsabilità dei Tecnici della Prevenzione nell'Ambiente e nei luoghi di Lavoro che sono palesemente aggiuntivi e più complessi rispetto al ruolo previsto nelle attuali declaratorie contrattuali e che il più delle volte nella contrattazione decentrata non trovano una legittima collocazione neanche nel riconoscimento degli incarichi di funzione di cui al CCNL 2016-2018:

1) Tecnici della Prevenzione, con qualifica di Micologo, che svolgono la propria attività presso i Centri di Controllo micologico / Ispettorati micologici istituiti nei Dipartimenti di Prevenzione delle Aziende Sanitarie Locali d’Italia;

2) Tecnici della Prevenzione con funzioni e/o incarichi di Direttore delle Attività Didattiche Professionalizzanti dei Corsi di Laurea, di Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione, di Auditor, di Ispettore Reach, Esperto in Acustica, di verificatore impianti di sollevamento; DA INQUADRARE secondo il CCNL 2016-2018 vigente:

a) nella Categoria D – Livello economico Ds del comparto sanità

b) corresponsione di indennità: es. indennità micologica

3) parificazione dell’indennità di Polizia Giudiziaria con il livello retributivo accordato al personale della Dirigenza e rivalutazione periodica secondo gli indici ISTAT sul costo della vita (attualmente l'indennità di Polizia Giudiziaria per i Tecnici della Prevenzione è ferma a

€ 516,46 nella misura fissa lorda annua da oltre trent'anni).

4) il riconoscimento, come per tutte le professioni sanitarie, dell’attività libero professionale intramoenia”, “l’indennità di esclusività” del rapporto di lavoro;

5) l’attribuzione degli “incarichi a valenza professionale” e progressione economica in correlazione alla valutazione delle competenze professionali acquisite e dell’esperienza professionale maturata, ciò al fine di poter valorizzare le attività.

A. Fedele Vice Presidente                            G. Rossi Presidente


VISION ZERO PARTNER: UNPISI aderisce alle 7 regole d'oro della strategia12/03/2021   VISION ZERO PARTNER: UNPISI aderisce alle 7 regole d'oro della strategia


Vision Zero
, sviluppato da ISSA in collaborazione con IOSH, rappresenta un nuovo approccio alla prevenzione che integra le tre dimensioni della sicurezza, della salute e del benessere nei luoghi di lavoro.
Grazie alla sua impostazione flessibile,è applicabile in qualsiasi contesto lavorativo ed è applicabile a qualsiasi lavoratore in tutti i paesi del mondo.

Vision Zero - Le 7 Regole d'oro

  1. Take leadership – demonstrate commitment
    Assumi la leadership – dimostra impegno
  2. Identify hazards – control risk
    Identifica i pericoli – controlla i rischi
  3. Define targets – develop programmes
    Definisci obiettivi – sviluppa programmi
  4. Ensure a Safe and healthy system – be well organized
    Garantisci un Sistema sano e sicuro – sii organizzato
  5. Ensure safety and health in machines , equipement and workplaces
    Garantisci la sicurezza di macchine, attrezzature e luoghi di lavoro
  6. Improve qualifications – develop competence
    Migliora le qualifiche – sviluppa le competenze
  7. Invest in people – motivate by partecipation
    Investi nelle persone – motiva con la partecipazione

Sei un impresa o un libero professionista, contatta il referente all’indirizzo maurizio.martinelli@unpisi.it

                                                                                         Website Vision Zero al LINK sottostante


8 MARZO - Protagonista è la Donna08/03/2021   8 MARZO - Protagonista è la Donna

In questa importante giornata non soltanto simbolica per il ruolo che le donne hanno nei contesti sociali, di vita e di lavoro, UNPISI vuol fare un sincero augurio a tutte le Colleghe ed a tutte le Donne di un completo superamento di tutte le ingiustificabili discriminazioni e violenze che assunte nei loro confronti raggiungono il solo misero risultato di frenare lo sviluppo dei paesi.

UNPISI si unisce al messaggio istituzionale diramato dal Ministero del Lavoro che ha evidenziato il rapporto Empowering women at work pubblicato da Ilo e da Eu-Osha, che ha richiamato l’attenzione sull’esposizione ai rischi sul lavoro, rischi fisici, psicosociali e organizzativi, la dicotomia lavoro retribuito e lavoro non retribuito, i Disturbi muscolo-scheletrici (DMS).


ONU e Ministero della Salute hanno anch’essi posto l’accento sul ruolo in prima linea occupato ogni giorno dalle donne nella lotta al Covid, nei sistemi sanitari, tra i caregiver e nei ruoli decisionali. Donne al comando: raggiungere un futuro uguale in un mondo COVID-19 è il tema scelto dall’Onu, per il quale la Giornata si inserisce nella campagna Generation Equality per la parità in ogni momento (retribuzione, pari condivisione di cure non retribuite, lavoro domestico) e per la lotta a ogni violenza di genere.


FAQ Le risposte ai partecipanti alla II ed. webinar CV e Concorsi pubblici 25.02.202104/03/2021   FAQ Le risposte ai partecipanti alla II ed. webinar CV e Concorsi pubblici 25.02.2021

Successo di partecipanti al webinar CV, colloquio e concorsi pubblici: strumenti e consigli utili per l'impiego, realizzato lo scorso 25 febbraio in collaborazione con emovere s.a.s. 
Vista l’ampia adesione all’evento, che ha visto incrementare il numero dei partecipanti dai 45 della prima edizione ad oltre 100 di quest’ultima, è intenzione dell'Associazione proporre nei prossimi mesi un terzo appuntamento, aperto ad Associati e non, per approfondire sia alcuni aspetti delle prove selettive e concorsuali, sia sulle novità normative introdotte dal recente decreto sulle disposizioni del regolamento (UE) 2017/625. FAQ pervenute ai relatori A dimostrazione dell’interesse dei partecipanti ai temi trattati, si riportano di seguito alcune risposte alle domande.

  • Dopo una laurea triennale per formarsi al meglio in ottica lavorativa, consiglia più un master o una laurea magistrale?

Dipende dal percorso formativo che si intende seguire. Sicuramente, nel settore privato uno strumento importante è rappresentato dal possedere un buon master che permetta di specializzarsi in tematiche settoriali importanti, come l’igiene industriale o l’ergonomia.

Invece, se l’obiettivo è entrare subito nella Pubblica Amministrazione, strumento fondamentale per poter accedere successivamente ai concorsi per la Dirigenza delle professioni sanitarie è il conseguimento della Laurea Magistrale in “Scienze delle professioni sanitarie della prevenzione”.

Resta valido il discorso fondamentale che se si ha voglia di studiare e perfezionarsi continuamente nessuno vieta di conseguire master e poi magistrale o viceversa.

  • Salve, nell’albo pretorio quando ci sono più distretti come si fa a sapere i possibili esaminatori?

Di solito le Commissioni di concorso sono costituite da un presidente (dirigente medico o dirigente delle professioni sanitarie) e due tecnici della prevenzione. Nel caso di concorsi unificati regionali (come sono stati svolti in Toscana nel 2018 e nelle Marche nel 2020) o unificati tra ASL (come per Parma-Piacenza-Reggio Emilia-Modena 2019) di solito vengono scelti due rappresentanti di diverse ASL. Ad esempio, nel concorso di Parma, presidente ed un membro della commissione erano della AUSL di Parma, mentre l’altro membro proveniva dalla AUSL di Piacenza. È sempre bene cercare di conoscere i CV dei membri per capire in quali settori hanno lavorato maggiormente, cosa che, nella maggior parte dei casi, influenza la preparazione delle domande concorsuali. 

  • Orientativamente quanto si guadagna come tecnico della prevenzione nelle ASL?

In base al Contratto Collettivo Nazionale del Lavoro – comparto sanità 2016-2018 lo stipendio medio di un CPS Tecnico della prevenzione è fissato a 1.500 euro netti al mese.

  • Nei concorsi o avvisi vi sono titoli di preferenza?

Sì. I titoli di preferenza sono:

  • gli insigniti di medaglia al valor militare;
  • i mutilati ed invalidi di guerra ex combattenti;
  • i mutilati ed invalidi per fatto di guerra;
  • i mutilati ed invalidi per servizio nel settore pubblico e privato;
  • gli orfani di guerra;
  • gli orfani dei caduti per fatto di guerra;
  • gli orfani dei caduti per servizio nel settore pubblico e privato;
  • i feriti in combattimento;
  • gli insigniti di croce di guerra o di altra attestazione speciale di merito di guerra, nonché i capi di famiglia numerosa;
  • i figli dei mutilati e degli invalidi di guerra ex combattenti;
  • i figli dei mutilati e degli invalidi per fatto di guerra;
  • i figli dei mutilati e degli invalidi per servizio nel settore pubblico e privato;
  • coloro che abbiano prestato servizio militare come combattenti;
  • coloro che abbiano prestato lodevole servizio a qualunque titolo, per non meno di un anno nell’amministrazione che ha indetto il concorso;
  • i coniugati e i non coniugati con riguardo al numero dei figli a carico;
  • gli invalidi ed i mutilati civili;
  • i militari volontari delle Forze armate congedati senza demerito al termine della ferma o rafferma.

Le riserve di posti non possono complessivamente superare la metà dei posti messi a concorso.

 


Controlli Ufficiali: pubblicate le nuove regole ai sensi del Reg. 625/2017 che abroga la storica L. 283/196228/02/2021   Controlli Ufficiali: pubblicate le nuove regole ai sensi del Reg. 625/2017 che abroga la storica L. 283/1962

Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del 11 marzo 2021 del D.lgs. del 2 febbraio 2021 n. 27, vengono adeguate le disposizioni nazionali vigenti ai sensi del REGOLAMENTO (UE) 2017/625 confermando le Autorità competenti già previste nel D.lvo 193/2007 (norma ancora vigente) quali il Ministero della Salute, Regioni Province autonome di Trento e Bolzano e Aziende sanitarie locali. Il loro compito è di pianificare, programmare, eseguire, monitorare e rendicontare controlli e attività ufficiali, nonché accertare le sanzioni amministrative nei settori degli Alimenti e sicurezza alimentare, mangimi, salute e benessere animale e sottoprodotti, utilizzo e immissione sul mercato di prodotti fitosanitari, utilizzo sostenibile dei pesticidi.
 
UNPISI, quale associazione a supporto della categoria dei Tecnici della prevenzione nell’ambiente e nei luoghi di lavoro, ha organizzato allo scopo un  nuovo ciclo di webinars denominato "Let’s Talk Safety" (di cui al link), un progetto che si ispira ai journal clubs, creato per rispondere alla necessità di aggiornamento dei professionisti sanitari TPALL e per favorire la divulgazione e la discussione di metodologie e strumenti pratici su tematiche dell'ambito della Vigilanza, Controllo Ufficiale e Ispezione
In considerazione delle novità suddette UNPISI terrà il primo modulo e-learning il prossimo 19 marzo, ed il relatore Avv. Iodice fornirà le prime indicazioni ai quesiti applicativi del decreto.
 
Breve excursus storico
Tra gli Stati Membri l'Italia si è distinta per aver garantito la sicurezza alimentare mediante un solido impianto normativo ed una efficace rete di personale sanitario di vigilanza. Tra i primi in Europa abbiamo effettuato il Controllo Ufficiale degli alimenti attraverso organi ispettivi pubblici, per garantire la presenza o l'assenza dei requisiti minimi igienico-sanitari. Il controllo si suddivideva in semplice e complesso, il primo era di tipo visivo si effettuava all'atto del sopralluogo, nel secondo si richiedevano particolari cognizione tecniche di campionamento e trasporto  ai Laboratori Provinciali di Igiene e Profilassi (le attuali ARPA e IZS regionali), per essere analizzati, al fine di verificare il rispetto dei parametri di legge; nel caso di non conformità all'atto del sopralluogo o del campione l'impresa alimentare veniva sanzionata per via amministrativa o penale.
In questi ultimi decenni il settore dei controlli sugli alimenti è stato oggetto di recente rivisitazione della normativa con l’applicazione del “pacchetto igiene” e del Reg. CE 882/2004, che ha avuto il merito di introdurre la cultura della qualità nei Dipartimenti di Prevenzione delle ASL (SIAN e Servizi Veterinari) tra cui l’utilizzo di nuove metodologie come l'audit.
Ora il Reg. CE 882/2004 sul Controllo Ufficiale viene abrogato dal nuovo REGOLAMENTO (UE) 2017/625 al fine di estendere l'attività a 360 gradi del controllo ufficiale anche in settori precedente non previsti come ad esempio CyberFood Controls.
 
Si riportano in sintesi alcune novità tecnico-organizzative contenute nel decreto.
Una delle principali novità è la designazione del Ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali (Mipaaf) come l’Autorità competente per quanto concerne: pratiche leali e informazioni ai consumatori che non impattano la sicurezza alimentare, nonché i controlli a norma del Regolamento UE 1306/2013 sui mangimi, in particolare sulle norme relative ad aspetti merceologici e qualitativi, non impattanti sulla sicurezza dei mangimi e misure di protezione contro gli organismi nocivi per le piante, produzione ed etichettatura dei prodotti biologici ed etichettatura delle DOP, IGP e STG.
Il controllo ufficiale prevede all’articolo 4 del decreto le frequenze, modalità per l’esecuzione dei controlli e delle attività ufficiali. L’articolo 5, invece, definisce cosa si tratta quando parliamo di non conformità, distinguendo tra le non conformità maggiori (NC) e le non conformità minori (nc) e le misure che l’Autorità competente può attuare tra le altre previste dal REGOLAMENTO (UE) 2017/625, artt. 137 e 138.
Gli artt. 7 e 8 prevedono la controperizia e controversia, i laboratori ufficiali, i Laboratori nazionali di riferimento e Laboratori di autocontrollo del settore mangimistico; negli allegati del decreto troviamo le modalità e tecniche per l'attività di campionamento in quanto il DPR 327/1980 e la Legge 283/1962 sono stati abrogati.
 
Considerazioni
Questo decreto pertanto va ad impattare sugli organismi ispettivi delle Autorità Competenti, una vera è propria rivoluzione, se pensiamo che la normativa cardine la Legge 283/1962 è stata un riferimento per ben 59 anni anche dal punto di vista della giurisprudenza alimentare. Ricordiamo che l’emanazione della Legge 283/1962 “Disciplina igienica della produzione e della vendita delle sostanze alimentari e delle bevande” fu emanata a causa di numerosi frodi alimentari perpetrata da aziende senza scrupolo negli anni del boom economico italiano conseguenza anche di una normativa obsoleta risalente agli anni Trenta.
La Legge 283/1962 contribuì a migliorare la situazione igienico sanitaria delle produzioni alimentari e a tutt’oggi è considerata un fondamento della legislazione alimentare anche se in parte superata dai nuovi regolamenti comunitari. Tuttavia, nonostante l’importanza di tale normativa, riconosciuta a livello europeo come una delle migliori, trascorsero ben venti anni prima che fosse emanato il suo regolamento di attuazione: il DPR 327/1980. Le ragioni di tale ritardo furono, quasi esclusivamente, di ordine politico ed economico, in quanto tale legge imponeva alle aziende alimentari numerosi obblighi sia di ordine tecnico che strutturale.
Il REGOLAMENTO (UE) 2017/625 ha il merito di rivedere nel suo complesso l'attività ispettiva alla luce dell'efficienza e efficacia, tuttavia nel decreto non viene ancora disciplinato l'apparato sanzionatorio.
 


Mercato del lavoro: c'è sempre una via d'uscita dalle credenze malsane03/02/2021   Mercato del lavoro: c'è sempre una via d'uscita dalle credenze malsane

Ti starai chiedendo perché parlo di credenze malsane, e perché nelle attività formative e nei webinars evidenzio gli aspetti culturali e personali quali “internal drivers” capaci di influenzare il nostro approccio al mondo del lavoro.

Molte persone crescono in famiglie “monocromatiche”, o al massimo “bicromatiche”, dove tutto è nero o tutto bianco, senza valori intermedi e con l’elevata probabilità che tale cultura ricada negativamente sui figli.

Scrivo queste cose non per ferire, ma per far sapere alla gente che c'è una via d'uscita.

C'è sempre una via d'uscita... Come nel caso delle credenze errate che hanno i giovani circa il mondo del lavoro e dei diritti che si aspettano vengano rispettati, sin dal periodo di prova o di stage.

 Questo post vuole stimolarti a capire di più su come le credenze malsane possano intrappolare le persone a fare scelte sbagliate, troppo spesso motivate dall’intento di soddisfare un desiderio non autentico, idealizzato o appreso nel proprio contesto di vita.

Un’introduzione a questo tema ed alle abilità richieste ai professionisti che si accingono a presentare la propria candidatura alle imprese private, verrà offerto gratuitamente agli associati UNPISI il prossimo 25 febbraio 2021. Info e iscrizioni al  link

Il webinar offrirà altresì l’opportunità di approfondire le modalità di selezione nei concorsi pubblici e le tipologie di risposte agli items più frequenti in materia di sanità animale/produzioni zootecniche ed igiene ambientale/bonifiche.

Grazie per il tuo tempo e la tua attenzione.

Maurizio Martinelli

CPS TdP ASL Roma 3, Docente al Master Safety e Risk Management Università Tor Vergata Roma

 


Contratti Contact tracing - Protezione Civile: diritto proroga fino al 30.04.202126/01/2021   Contratti Contact tracing - Protezione Civile: diritto proroga fino al 30.04.2021

Accogliamo con assenso le numerose proroghe giunte ai colleghi impegnati nel contact tracing presso le UOC SISP di ogni regione, a seguito della protrazione dello stato di emergenza decretato dal Governo.
UNPISI, già sostenitrice dei bisogni locali a favore del potenziamento della rete territoriale, conferma la necessità d’impiego in materia ai sensi dell’Ordinanza del Capo della Protezione Civile (n. 709 del 24.10.2020), e la sostenibilità operativa del sistema mediante tale proroga. In merito a dubbi interpretativi che pervengono da alcuni colleghi circa la non uniformità applicativa delle proroghe nelle diverse ASL, ribadiamo che le Amministrazioni Sanitarie sono tenute a prorogare i contratti vigenti fino al 30 aprile 2021. In caso di inerzia si invitano i professionisti a comunicare con la RSU aziendale per sollecitare la Direzione Strategica e la UOC Risorse Umane di riferimento.


Il particolato atmosferico non favoriscela diffusione in aria del Sars-CoV-2. 21/01/2021   Il particolato atmosferico non favoriscela diffusione in aria del Sars-CoV-2.

Un recente studio pubblicato su Environmental Research, condotto dall’Istituto di scienze dell’atmosfera e del clima del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr-Isac), sedi di Lecce e Bologna, e dall’Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente-Arpa Lombardia, dimostra che particolato atmosferico e virus non interagiscono tra loro.

“La prima ondata della pandemia da Covid-19, nell’inverno 2020, ha colpito in maniera più rilevante il Nord Italia rispetto al resto del Paese e la Lombardia, in particolare, è stata la Regione con la maggiore diffusione – ricostruisce una nota congiunta – A maggio 2020 vi erano registrati 76.469 casi, pari al 36,9% del totale italiano di 207.428 casi. Pertanto, escludendo le zone di assembramento, la probabilità di maggiore trasmissione in aria del contagio in outdoor in zone ad elevato inquinamento atmosferico appare essenzialmente trascurabile”.

La ricerca è stata condotta analizzando i dati, per l’inverno 2020, degli ambienti outdoor per le città di Milano e Bergamo, tra i focolai di Covid-19 più rilevanti nel Nord Italia. “Tra le tesi avanzate, vi è quella che mette in relazione la diffusione virale con i parametri atmosferici, ipotizzando che scarsa ventilazione e stabilità atmosferica (tipiche del periodo invernale nella Pianura Padana) e il particolato atmosferico, cioè le particelle solide o liquide di sorgenti naturali e antropiche, presenti in atmosfera in elevate concentrazioni nel periodo invernale in Lombardia, possano favorire la trasmissione in aria (airborne) del contagio”, spiega Daniele Contini, ricercatore di Cnr-Isac (Lecce).

“È stato infatti supposto che tali elementi possano agire come veicolo per il SARS-CoV-2 formando degli agglomerati (clusters) con le emissioni respiratorie delle persone infette. In tal caso il conseguente trasporto a grande distanza e l’incremento del tempo di permanenza in atmosfera del particolato emesso avrebbero potuto favorire la diffusione airborne del contagio”, aggiunge.

Nella ricerca sono state stimate le concentrazioni di particelle virali in atmosfera a Milano e Bergamo in funzione del numero delle persone positive nel periodo di studio, sia in termini medi sia nello scenario peggiore per la dispersione degli inquinanti tipico delle aree in studio.

“I risultati in aree pubbliche all’aperto mostrano concentrazioni molto basse,inferiori a una particella virale per metro cubo di aria – prosegue Contini – Anche ipotizzando una quota di infetti pari al 10% della popolazione (circa 140.000 persone per Milano e 12.000 per Bergamo), quindi decupla rispetto a quella attualmente rilevata (circa 1%), sarebbero necessarie, in media, 38 ore a Milano e 61 ore a Bergamo per inspirare una singola particella virale. Si deve però tenere conto che una singola particella virale può non essere sufficiente a trasmettere il contagio e che il tempo medio necessario a inspirare il materiale virale è tipicamente tra 10 e 100 volte più lungo di quello relativo alla singola particella, quindi variabile tra decine di giorni e alcuni mesi di esposizione outdoor continuativa. La maggiore probabilità di trasmissione in aria del contagio, al di fuori di zone di assembramento, appare dunque essenzialmente trascurabile”.

“Per avere una probabilità media del 50% di individuare il SARS-CoV-2 nei campioni giornalieri di PM10 a Milano sarebbe necessario un numero di contagiati, anche asintomatici, pari a circa 45.000 nella città di Milano (3,2% della popolazione) e a circa 6.300 nella città di Bergamo (5,2% della popolazione) – sottolinea Vorne Gianelle responsabile Centro Specialistico di Monitoraggio della qualità dell’aria di Arpa Lombardia – Pertanto, allo stato attuale delle ricerche, l’identificazione del nuovo coronavirus in aria outdoor non appare un metodo efficace di allerta precoce per le ondate pandemiche”.

“La probabilità che le particelle virali in atmosferaformino agglomerati con il particolato atmosferico pre-esistente, di dimensioni comparabili o maggiori, è trascurabile anche nelle condizioni di alto inquinamento tipico dell’area di Milano in inverno – conclude Franco Belosi, ricercatore Cnr-Isac di Bologna – È possibile che le particelle virali possano formare un cluster con nanoparticelle molto più piccole del virus ma questo non cambia in maniera significativa la massa delle particelle virali o il loro tempo di permanenza in atmosfera. Pertanto, il particolato atmosferico, in outdoor, non sembra agire come veicolo del coronavirus”.

 


Concorsi pubblici nelle Aziende Sanitarie: lo stato dell’arte.05/01/2021   Concorsi pubblici nelle Aziende Sanitarie: lo stato dell’arte.

Il 2020 è stato a dir poco un anno “originale” che vorremmo tutti dimenticare, ma per converso ha favorito lo sblocco delle assunzioni, ed abbiamo accolto con favore che numerose amministrazioni regionali hanno promosso concorsi pubblici finalizzati a fronteggiare l’emergenza in atto.

Dal sud al nord, anche se con difficoltà logistiche ed organizzative dettate dai DPCM, sono state sospese le prove teorico-pratiche nel pubblico impiego, con una eccezione per il SSN, che ha continuato a indire concorsi pubblici per il personale Medico e Professionisti Sanitari, la cui evoluzione è da monitorare costantemente per non perdere importanti occasioni occupazionali.

Nel 2020 sono stati pubblicati 10 concorsi pubblici per TPALL

Navigando nelle maggiori piattaforme italiane dedicate all’impiego pubblico e concorsi online, abbiamo rilevato almeno 10 concorsi indetti dalle ASL, ATS e AULSS delle Provincie di Brescia, Padova, Alessandria, Ancona, Pavia, Bari, Cremona, Varese, Milano e Udine, a cui vanno aggiunti il concorso al Ministero della Salute e quello indetto dalla Protezione Civile - PCM, che ha permesso di selezionare tanti giovani TPALL inoccupati o liberi professionisti per le esigenze di contact tracing nei Dipartimenti di Prevenzione territoriali.

È quindi un errore pensare che questa pandemia sia stata di ostacolo alla pubblicazione di nuovi concorsi in Gazzetta, che invece continuano a uscire con regolarità, almeno nel settore salute. E non sono cambiate neanche le regole di partecipazione ai bandi, poiché il termine standard per l'invio della domanda è di 30 giorni dalla pubblicazione in Gazzetta.

Occhio alle nuove opportunità di lavoro

Riconoscendo con favore la dinamicità organizzativa delle amministrazioni sanitarie nell’ultimo triennio, è opportuno continuare a “vigilare” ed essere aggiornati sulle ultime pubblicazioni di avvivi e concorsi pubblici, poiché una distrazione può provocare la perdita di nuove opportunità di lavoro, come quella ancora attiva (scadrà il 21 gennaio 2021) offerta dalla Azienda Regionale di Coordinamento per la Salute di UDINE, che ha pubblicato un Concorso pubblico, per titoli ed esami, per la copertura di un posto di CPS TPALL (Gazzetta Ufficiale Concorsi n. 99 del 22-12-2020)

Tre ultime buone notizie

1.     UNPISI terrà un Webinar gratuito riservato agli associati concorsisti

UNPISI Associazione Professionale dei Tecnici della Prevenzione dal 1964 al fianco della categoria, ha organizzato per il prossimo 15 gennaio 2021 dalle 1530 alle 1730, un Webinar dedicato agli associati dal titolo: “Strumenti e consigli per superare i concorsi nelle Aziende Sanitarie” che si terrà sulla piattaforma Cisco webex, a cura del Dr. Alfredo Gabriele Di Placido, laureato presso l’Università degli Studi del Molise, di ruolo nel SSN dal 2018 con esperienze nel settore della medicina del lavoro e della sicurezza alimentare.

Il programma del webinar prevede approfondimenti in merito alle modalità di selezione, consigli utili per affrontare un concorso, tipologie e modalità di espletamento di una prova, consigli utili per superare le prove selettive, tipologie di domande (igiene e sicurezza nei luoghi di lavoro, igiene e sicurezza degli alimenti, igiene e sanità pubblica, igiene ambientale).

Maggiori info su come registrarsi/iscriversi http://www.unpisi.it/iscrizione o visita il sito http://www.unpisi.it/corsiconvegni?set_state=corsiconvegni

 

2.     Le Aziende Sanitarie possono usare le graduatorie di merito vigenti

Per fronteggiare le esigenze urgenti e reclutare il personale sanitario necessario, il DPCM consentel’utilizzo delle graduatorie di merito vigenti e già approvate dagli altri enti pubblici, così da superare questo vicolo cieco. Una ulteriore opportunità per gli idonei non vincitori, per cui si potrebbero aprire le porte di una insperata assunzione.

3.     Prossime assunzioni previste nella Legge di bilancio 2021

Tra le diverse novità apportate dalla Legge di bilancio, ve ne sono alcune che riguardano le nuove assunzioni. Nel testo licenziato dal Governo vi sono molte disposizioni che riguardano sia concorsi mirati in specifiche PA, sia assunzioni a tempo indeterminato da smistare.

Inoltre, per attuare il programma di coesione territoriale del Mezzogiorno, si è stabilito che Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia possono assumere personale non dirigenziale in possesso delle correlate professionalità con contratto di lavoro a tempo determinato, nel limite massimo di 2.800 unità.