10 dicembre 1964 : nasce ad Aosta l' U.N.VI.S.I ., Unione Nazionale Vigili Sanitari d'Italia; il 17 novembre 1973 , a Roma, il cambio di denominazione: U.N.P.I.S.I., Unione Nazionale Personale Ispettivo Sanitario d'Italia. Intanto, con Decreto del Presidente della Repubblica, il 3 settembre 1965 era stata conferita alla nostra Associazione la Medaglia d'Oro al merito della Sanità pubblica , Ministro della Sanità Luigi Mariotti.
La nostra storia è la stessa della categoria professionale che rappresentiamo e che è stata sempre nel cuore dei pionieri dell' U.N.P.I.S.I., come Cataldo Lamarca , Bruno Bianchini , Mario Meroni che nel 1947 riunì per la prima volta tanti colleghi, immaginando una libera Associazione che potesse stringerli insieme tutti. Non andò bene allora, ma furono poste le basi per il successo che giunse con Lionello Rizzati , grande studioso, ideatore e primo Direttore del periodico “ Vigilanza igienico sanitaria ” nel 1964 . Con Pasquale Iodice , poi, l'Associazione è cresciuta fino a diventare la prima in ambito nazionale nel settore della prevenzione sanitaria nel quale oggi svolge un ruolo da protagonista. La nostra storia si è svolta assieme a quella dello sviluppo della sensibilità per le problematiche sanitarie, ambientali e del lavoro, ed è spesso entrata in conflitto con i ritardi o le carenze legislative. Ma non si è mai fermata e ci ha reso più forti volgendoci all'impegno e alla collaborazione con i Ministeri e con le strutture sanitarie per superare le difficoltà. Lo testimoniano i nostri Congressi. Fino ad oggi l'U.N.P.I.S.I. ne ha tenuti 18; si sono tenuti a:
•1955 Roma •1958 Roma •1963 Aosta •1964 Napoli •1966 Bolzano •1969 Ascoli Piceno
•1972 Viareggio •1975 Taormina •1978 Scalea •1981 Lido di Camaiore •1985 Roma
•1988 Paestum •1990 Lido di Camaiore •1993 Vieste Pugno chiuso •1996 Monte Silvano
•1999 Roma •2003 Vasto •2006 Rimini
2. Breve ma veridica cronistoria di una faticosa evoluzione professionale
Tra il 1966 e il 1982 il profilo professionale del personale ispettivo si arricchisce di attribuzioni relative a igiene e sicurezza nei luoghi di lavoro, inquinamento atmosferico, tutela delle acque, smaltimento dei rifiuti tossici e nocivi.
Eppure…
1979 : il DPR n. 761 suddivide il personale in due ruoli, malgrado il mantenimento di funzioni analoghe per entrambi. Il primo ruolo, sanitario, comprende Vigili sanitari e guardie di sanità ; il secondo, tecnico, ispettori d'igiene , tecnici sanitari , delegati sanitari e simili.
1980 : con l'istituzione del Servizio Sanitario Nazionale , tutto il personale ispettivo è trasferito da Comuni e Province alle Unità Sanitarie Locali.
1982, 26 gennaio : il Consiglio Sanitario Nazionale si esprime a favore dell'inserimento nel ruolo sanitario del personale immesso nel '79 nel ruolo tecnico, riconoscendo l'errore di quella distinzione. L'attesa sanatoria, però, non arriva.
1983 : il DPR n. 348 disciplina il primo Contratto nazionale di lavoro degli operatori della sanità ma quasi tutte le Regioni decidono di non applicare le tabelle di equiparazione, per il personale in ruolo tecnico, previste dall'art. 64 del DPR 761/79.
3. La svolta ovvero: le lunghe lotte e gli annosi contenziosi a volte pagano
1997 : il Decreto 17 gennaio n. 58 individua il profilo professionale del tecnico della prevenzione nell'ambiente e nei luoghi di lavoro , come (art.1) “ operatore sanitario che, in possesso del diploma universitario abilitante, è responsabile, nell'ambito delle proprie competenze, di tutte le attività di prevenzione, verifica e controllo in materia di igiene e sicurezza ambientale nei luoghi di vita e di lavoro, di igiene degli alimenti e delle bevande, di igiene di sanità pubblica e veterinaria ”, e che svolge la sua attività nell'ambito del SSN. Il punto 4 dell'art. 1 del Decreto definisce, inoltre, l' autonomia tecnico professionale del suo lavoro e la collaborazione che presta nella programmazione e organizzazione del lavoro della struttura in cui opera ; mentre il punto 5 chiarisce tra l'altro che gli spetta la diretta collaborazione all'aggiornamento relativo al proprio profilo e alla ricerca . E c'è di più: l'art. 2 riconosce l'efficacia abilitante del Diploma universitario.
4. Con l'Università una qualificazione sempre maggiore
1999 : la Legge 26 febbraio n. 42 abolisce la distinzione tra professione sanitaria ausiliaria e professione sanitaria propriamente detta, e rende equipollenti ai diplomi universitari i diplomi e gli attestati conseguiti in base alla precedente normativa.
2000 : il Decreto 27 luglio stabilisce l'equipollenza al diploma universitario di tecnico della prevenzione dell'ambiente e luoghi di lavoro (Decreto Ministro della Sanità 17 gennaio 1997 n. 58), dei diplomi e degli attestati conseguiti prima del Decreto 502/92.
2001 : il Decreto 29 marzo aggiunge una specificazione alla professione includendo quella del tecnico della prevenzione nell'ambiente e nei luoghi di lavoro nelle " professioni tecniche della prevenzione ". Il Decreto 2 aprile , poi, indica le discipline necessarie al conseguimento della laurea e della laurea specialistica nelle professioni sanitarie della prevenzione e ribadisce i contenuti dei relativi profili professionali.
2002 : la Legge 8 gennaio n. 1 stabilisce l'efficacia, ai fini della carriera, del master universitario di primo livello di tipo specialistico in Scienze infermieristiche e delle professioni sanitarie, e che i diplomi conseguiti in base alla normativa precedente sono validi per l'accesso ai corsi di laurea specialistica, ai master e agli altri corsi di formazione post-base attivati dalle Università.
La nostra storia continua insieme con quella del Paese.